La casa di Levi è un semplice edificio di tre vani con una magnifica terrazza che si apre sui calanchi.
La casa è esattamente la stessa di quando fu da lui lasciata nel 1936. Non vi sono oggetti, né suppellettili, né arredi; la casa è rimasta completamente vuota ed è su questo “vuoto” che si desidera costruire una forte emozione attraverso la quale tutto ciò che si immagina diventa vivo. Il senso di squallore profondo che si manifestò a Carlo Levi non appena entrò nell’appartamento è stato mantenuto e conservato dagli spazi appena restaurati e così il minimo intervento architettonico ha prodotto il massimo effetto simbolico intorno alla sua casa, alla sua cucina, al camino, alla camera da letto, alla terrazza panoramica. Non sono stati creati falsi arredi, false immagini inutili e non rispondenti alla realtà, non sono stati allestiti oggetti o ambienti artificiali per non “sacralizzare” ciò che oggettivamente non possiede autentico valore storico.
Oggi si presenta priva di arredi ma un video multimediale sapiente, efficace e suggestivo si lascia compenetrare dai tanti turisti-viaggiatori che, catturati dalla voce narrante e dalle immagini che scorrono, sfogliano con la mente le pagine del Cristo si è fermato ad Eboli.